Language shift - cambiamento linguistico

Si stima che esistano oltre 7.000 lingue nel mondo, ma molte di esse stanno scomparendo rapidamente. Si prevede che almeno la metà delle lingue attualmente parlate si estinguerà entro la fine del XXI secolo. Questo è dovuto a uno squilibrio tra le lingue maggiormente parlate e quelle con un numero ridotto di parlanti: solo 200 lingue sono parlate dall’88% della popolazione mondiale, mentre migliaia sono a rischio di estinzione. La vitalità delle lingue non dipende da caratteristiche linguistiche, ma da fattori sociali, politici ed economici legati ai gruppi che le parlano.
Il “language shift”, o cambiamento linguistico, avviene spesso quando una lingua non viene trasmessa alle nuove generazioni, a volte per imposizione esterna. Un esempio storico è quello delle boarding school nordamericane, dove bambini amerindiani furono forzati ad abbandonare le loro lingue e culture. Un altro caso è la minoranza curda in Turchia, vittima di politiche discriminatorie che hanno marginalizzato la loro lingua. In questi contesti, i genitori possono scegliere di non trasmettere la propria lingua ai figli per timore che li danneggi o li ostacoli socialmente.
Il cambiamento linguistico è spesso una risposta alle pressioni esterne e alle percezioni che la lingua della minoranza sia inutile o svantaggiosa, portando a una perdita culturale significativa.
